IN PREGHIERA AL SANTUARIO DELLA SPOGLIAZIONE

Un momento particolarmente sentito e partecipato quello della solenne Adorazione Eucaristica animata dalle Comunità Maria Famiglie del Vangelo (www.famigliedelvangelo.com). Le parole di mons. Domenico Sorrentino sono state ricchezza sulla quale tutti i presenti hanno potuto meditare. Il Vescovo ha guidato i fedeli facendoli riflettere su come Gesù continuamente si dona e si spoglia della sua gloria e come sia sempre vicino ad ogni nudità, ad ogni infermità, ad ogni lacrima: dovunque c’è l’ uomo nudo e sofferente Lui corre e si fa compagno di viaggio al punto che s’ immedesima con chi è bisognoso di essere vestito, accolto e nutrito; dovunque c’è una nudità da coprire Lui c’è e ci chiama ad accoglierlo, sfamarlo, amarlo.

Sul Golgota poi tutte le vesti gli vengono strappate, è inchiodato sulla croce, non ha più nulla di suo, è tutto dono, carne da contemplare e carne che si fa cibo nell’Eucarestia: quanta nudità in questa “ostia bianca”, davvero non c’è più nulla! Dov’è la sua gloria? la dobbiamo scorgere con l’occhio della fede, l’ ha messa tutta da parte perché lo possiamo contemplare come uno di noi, ci fa spazio nel suo cuore e noi possiamo fargli spazio nel nostro.

Mons. Sorrentino ha concluso dicendo che Gesù ci ha ispirato di dedicargli Il Santuario della Spogliazione come luogo in cui la nostra vita è chiamata a cambiare, dove dobbiamo deporre l‘uomo vecchio per riprendere la veste dell’ uomo nuovo, rivestiti di Cristo. Questo è il programma: vestirci di Lui, essere Lui, vivere di Lui e come Lui. Il mondo ha bisogno di uomini che si spogliano di tutto come fece Francesco per rivestirsi solo di Dio e testimoniare solo Dio. “Se ci ha ispirato questa grande cosa adesso gli chiediamo di renderci capaci di viverla e testimoniarla”.

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